Commento al Vangelo di Giovanni 6,69
“NOI ABBIAMO CREDUTO E CONOSCIUTO CHE TU SEI IL SANTO DI DIO” (Gv.6,69)
Il discorso che Gesù ha fatto nella Sinagoga di Cafarnao, ha suscitato in tutti gli ascoltatori forti dubbi. Gesù aveva detto: “Io sono il pane della vita…Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo” (v.51). Questa dichiarazione a tutti è sembrata una realtà incomprensibile e fuori di ogni legge umana. Questo è vero se ragioniamo solo con la nostra mente, ma dobbiamo considerare che chi parla è Gesù. vero uomo e vero Dio e la sua Parola va accolta quindi con fede, con piena fiducia, anche se umanamente non si comprende. Gesù è Colui che rende possibile l’impossibile umano. Quello che a Cafarnao ha annunciato diventerà realtà nell’ultima cena. Gesù ha voluto questo per dare a noi la possibilità di raggiungere un livello di vita spirituale molto alto. L‘Eucaristia infatti genera in noi una particolare sensibilità spirituale così da renderci capaci di stabilire vere, giuste, equilibrate relazioni, con la natura, con il prossimo e sopratutto con Dio.
- Un cibo e una bevanda nuovi
La missione di Gesù sulla terra ha raggiunto livelli molto alti, preziosi e sopratutto efficaci. Ecco perchè ci dobbiamo avvicinare a Lui con piena fiducia, senza nessuna pretesa di riuscire a comprendere umanamente tutto quello che dice e che compie. La missione di Gesù è stata primariamente redentrice e cioè un’opera di salvezza per l’umanità che era caduta nel peccato. Ora però, che ha riportato l’uomo sul piano della salvezza, Lui stesso, nel suo infinito Amore, ha fatto in modo che la vita dei salvati, fosse alimentata, sostenuta e ravvivata con un cibo e una bevanda soprannaturale. Si tratta di un prezioso dono che mai avremmo potuto pensare di poterlo ricevere sulla terra.
- “Anche voi volete andarvene?”
Le parole di Gesù quel giorno hanno sconvolto anche gli Apostoli. Sul momento essi non hanno avuto la grazia di considerare nel modo giusto e cioè a livello di fede, quello che Gesù ha detto e cioè che intendeva offriva il suo Corpo come cibo e ilsuo Sangue come bevanda. Gesù vedendo in loro dubbi e titubanza, senza mezzi termini disse: “Anche voi volete andarvene? (v.67). Di fronte a un silenzio molto imbarazzante, Pietro ha preso la parola e disse: Signore da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio” (vv.68-69). Questa è la riposta che noi oggi siamo chiamati a dare al misterioso annuncio di Gesù. Su questo miracolo Eucaristico, dobbiamo essere fermi e tenacemente capaci di respingere ogni ragionamento che tenta di negare la reale presenza di Gesù in quell’Ostia consacrata. Gesù non fa sconti a nessuno. la verità dell’Eucaristia è questa, ogni tentennamento va superato con tempestività.
La Parola di Gesù è per noi Cristiani norma di vita. In Gesù, dobbiamo la forca, la volontà di fidarci pienamente, e così facendo si sperimenta una grande gioia.
L’Eucarestia, che noi possiamo ricevere, nonostante la nostra povera condizione umana, è la testimonianza dell’Amore infinito che Gesù ha per noi creature umane.
Maria ci aiuti ad essere persone che fondano la propria vita sulla persona di Gesù.