Commento al Vangelo di Giovanni 6,12
“RACCOGLIETE I PEZZI AVANZATI, PERCHE NULLA VADA PERDUTO” (Giovanni 6,12)
Per confermare il valore della sua Parola Gesù più volte ha compiuto miracoli. Quel giorno, mentre con i Discepoli Gesù era seduto sul monte,“Vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: Dove possiamo comperare il pane perché costoro abbiano da mangiare? (v.5). Gesù sapeva quello che stava facendo. “Andrea disse: C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci” (v.9). Gesù ordinò loro di far mettere a sedere la gente; “Erano cinquemila uomini” (v.10) senza contare le donne e i loro bambini. Veramente era una grande folla presente quel giorno; questo conferma quanto sia stata apprezzata dal popolo la missione di Gesù.
- Il miracolo
Gesù, alle persone che lo seguivano, parlava del grande evento che si stava compiendo sulla terra con la sua presenza. Non è mai mancata però, da parte sua, anche l’attenzione alle varie necessità umane di chi lo seguiva; così è stato quel giorno. Nel vedere venire a Lui tante persone, si è preoccupato di come dare loro il cibo necessario e, allora, i cinque pani d’orzo e due pesci di quel ragazzo, Gesù li ha miracolosamente fatti bastare per tutti. Significativo il fatto che dopo che ebbero mangiato, fece raccogliere dai sui Discepoli i pezzi avanzati e furono cosi tanti da riempire “dodici canestri” (v.13). Presi dall’entusiasmo per un miracolo così grande, la gente diceva “Questo davvero è il Profeta che deve venire nel mondo”(v.14). Una tale considerazione poteva essere valutata come un frutto positivo della missione, ma non era questo che Lui si aspettava da loro.
- Non l’entusiasmo, ma la fede
Avvenuto il miracolo, Gesù aveva compreso il grande entusiasmo che si era creato fra loro e, “Sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla montagna, tutto solo” (v.15). Gesù, avrebbe voluto dar loro una risposta diversa, non l’entusiasmo e il desiderio di farlo re, ma un atto di fede in quello che Lui veramente era, e cioè il prezioso dono che il Padre stava donando all’umanità: il Verbo Incarnato, il Salvatore tanto annunciato dai Profeti. Questo non è avvenuto e Gesù si è sottratto da loro per rimanere tutto solo sulla montagna.
Questa è una grande lezione anche per noi, che vorremmo avere da Lui nuovi miracoli per credere alla sua presenza, quasi non bastasse quello che ha già fatto.
- L’Eucaristia
Il miracolo, se oggi lo vogliamo riconoscere, l’abbiamo già davanti a noi: è la sua reale presenza nell’Eucaristia. Un presenza più volte confermata con i miracoli che il nostro amato Carlo Acutis ha raccolto in un libro. Miracoli confermati da perizie scientifiche di alto livello e che dovrebbero aiutarci a credere in quella reale e miracolosa Presenza. Non guardiamo gli altri; oggi dobbiamo personalmente rinnovare, con tutte le nostre facoltà, l’atto di piena fiducia in Gesù che, nonostante la nostra poca fede, sempre è rivolto e attento a ciascuno di noiMaria, la nostra cara mamma, ci aiuti a vivere la Presenza di Gesù, ogni giorno