Commento al Vangelo di Giovanni 20, 3-4
“PIETRO ALLORA USCI’ INSIEME ALL’ALTRO
DISCEPOLO E SI RECARONO AL SEPOLCRO. CORREVANO INSIEME TUTTI E DUE” (Giovanni 20,3-4)
Maria di Màgdala, quando ancora era buio, si recò al sepolcro e con sorpresa e sgomento, vide che la pietra del sepolcro era stata tolta e il corpo di Gesù non c’era più. “Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo che Gesù amava e disse loro: “Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto” (v. 2). Sconvolti per questa notizia, Pietro e Giovanni sono corsi per accettarsi del fatto. Giovanni giunse prima “Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario, che era sul suo capo, non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte” (v.6) Tutti e due erano sconvolti per la triste situazione, un doloroso silenzio regnava fra loro. E’ comprensibile la loro agitazione, un vero dolore, ma come mai non si sono ricordati che Gesù aveva detto loro, per tre volte, che un giorno sarebbe stato
preso, condannato a morte, crocifisso e che il terzo giorno sarebbe risuscitato?
- L’azione dello Spirito Santo
Davanti al sepolcro vuoto, i due Apostoli hanno fatto capire quanto sia limitata la nostra condizione umana. Per tre volte Gesù ha detto loro che un giorno sarebbe stato preso, condannato a morte, crocifisso e il terzo giorno sarebbe risorto. Tutto questo è avvenuto, ma davanti al sepolcro vuoto, le tre profezie annunciate, sono state vane. Ecco i nostri limiti. Questo conferma che senza un intervento dello Spirito Santo, la vita umana impoverisce, fino ad arrivare a forme di vita sterile. Fu nel giorno della Pentecoste che non solo la loro mente si è aperta, ma con una forza straordinaria, sono diventati dei missionari e degli annunciatori della Parola di Gesù.
- “E’ risorto, non è qui” (Marco 16,6)
Le donne andate al sepolcro di buon mattino per ungere il corpo di Gesù, rimasero
sconvolte nel trovare il sepolcro vuoto. Ancora angosciate del fatto,“Videro nel sepolcro, un giovane, seduto alla destra, vestito di una veste bianca che disse loro: Non abbiate paura. Voi cercate Gesù Nazzareno, il Crocifisso, è risorto non è qui” ( Lc. 24,5-6). Felice è stato l’annuncio di quel giovane vestito di bianco, che ha dato conferma della Risurrezione di Gesù. Il gioioso evento, verrà poi confermato con apparizioni del Risorto a più persone e per quaranta giorni.
- Sono risorto e sono con voi
L’evento della Risurrezione di Gesù, è la verità di fede più importante per noi Cristiani. Non basta però credere in Gesù risorto, come fedeli dobbiamo, con tanta sincerità, farci una domanda: Come vivo la presenza di Gesù risorto?. Gesù stesso ha detto ” Io sono con voi tutti i giorni” (Mt,28,20)pertanto le nostre azioni e i nostri pensieri dovrebbero essere vissuti sapendo che siamo alla presenza di Gesù. Dobbiamo tutti quanti fare attenzione a una forma di inganno che il demonio cerca di inculcare nelle persone e cioè che per essere cristiani, basta essere fedeli a certe pratiche di pietà. Questo vorrebbe dire essere persone religiose, ma non credenti.
– Lo Spirito Santo e Maria, ci aiutino ad essere persone che compiono il loro dovere, non da soli, ma in un clima di Amore che solo la presenza di Gesù ci può dare.