Commento al Vangelo di Giovanni 2,1
“CI FU UNO SPOSALIZIO A CANA DI GALILEA E C’ERA LA MADRE DI GESU'” (Giovanni 2,1)

Sulla terra viviamo momenti di gioia e di dolore. Un evento di grande significato e di gioia è avvenuto alle nozze di Cana. Erano invitati alle nozze Gesù, con i suoi discepoli e Maria. Tutto procedeva bene, ma a un certo punto, Maria si rese conto che il vino stava per mancare. La festa si sarebbe conclusa male se fosse mancato il vino. Maria allora decise di intervene e si è rivolta a Gesù dicendo: “Non hanno più vino” (v.3). La richiesta da parte di Gesù sul momento non fu positiva, ma Maria saggiamente si è limitata a dire ai servi: “Fate quello che Lui vi dirà” (v.5). Bellissimo e significativo è stato il comportamento di Maria, non solo per essersi accorta del problema, ma soprattutto per accettare con umiltà e con lungimiranza la risposta di Gesù.
- Un grande esempio
Il comportamento di Maria alle nozze di Cana è di esempio per tutti.
– Lei è stata capace di pensare non solo a sé stessa, ma si è fatta carico delle difficoltà degli altri, evitando un umiliante disagio; questo è amare il prossimo.
– Maria sapeva a chi poteva rivolgersi per risolvere il problema e non ha esitato a far presente la situazione con molta semplicità al suo Gesù.
– Maria non è rimasta offesa dalla risposta di Gesù, ma sapientemente ha compreso che quello che Lui avrebbe deciso di fare sarebbe stata la cosa giusta. Ecco perchè ha esortato i servi ad obbedire a quello che Gesù avrebbe deciso.
– Maria ha agito nel silenzio; anche dopo l’avvenuto il miracolo, nessuno ha saputo del suo intervento; questa è la saggezza e la gratuità cristiana.
– Non sappiamo se in seguitoha parlato con Gesù di quello che ha fatto; quello che conta è che Maria abbia dato una significativa testimonianza di quello che Gesù effettivamente era, e cioè non un semplice uomo, ma anche vero Dio.
- L’obbedienza dei servi
Con semplicità, i servi hanno obbedito al comando di Gesù di riempire le sei giare di acqua fino all’orlo; non hanno chiesto il perchè di un tale gesto e poi loro stessi sono stati testimoni del miracolo avvenuto: quell’acqua era diventata vino. Non sappiamo come essi abbiano commentato l’evento, ma una certezza l’avevano: le anfore erano veramente riempite di acqua. Chi con umiltà crede in Gesù, gioisce davanti al miracolo, mentre chi non crede in Gesù, rimane confuso per una realtà che cambia misteriosamente sotto gli occhi. Così è stato per altri grandi miracoli che Gesù ha compiuto per testimoniare che era Lui il grande atteso e più volte annunciato dai Profeti. Purtroppo, Scribi, Farisei e dottori della Legge hanno negato l’evidenza di certi miracoli avvenuti sotto i loro occhi; la loro meraviglia, a quel punto, si è trasformata in odio verso Gesù, fino a farlo condannare a morte. Questo è ciò che avviene a chi non crede in Gesù. A coloro che credono, una gioia, una meraviglia, uno stupore che cambia la vita. Noi da che parte stiamo? Oggi noi crediamo al miracolo dell’Eucaristia che ogni giorno avviene sugli altari durante la Celebrazione della Santa Messa. Chi non crede si condanna da sé stesso e cade in un forte disagio. Maria, la nostra cara mamma, rafforzi la nostra fede in Gesù nostro salvatore.