Commento al Vangelo di Giovanni 18,37
“ALLORA PILATO GLI DISSE: DUNQUE TU SEI RE? RISPOSE GESU’: TU LO DICI; IO SONO RE”. (Giovanni 18,37)
E’ importante avere sempre presente che tutto quello che Gesù ha vissuto e sofferto fino alla condanna a morte, lo ha accetto per la nostra salvezza; è un “debito” che Gesù ha pagato per liberarci dalla gravità e dalle conseguenze del peccato commesso. Se oggi siamo in Grazia di Dio, e come tali figli di Dio, è tutto e solo per suo merito. Dovremmo meditare di più su quello che Gesù ha fatto per salvarci. Pensiamo al momento vissuto nelGetsemani, dove ha sofferto fino a sudare sangue. Quando è stato portato davanti al Sinedrio, oppure davanti a Pilato, che durante l’interrogatorio fra le altre cose gli chiese: “Dunque, Tu sei re? Gesù rispose: tu lo dici io sono re” (v.37). Una tale risposta ha messo in chiara evidenza che il suo regno non era di questo mondo. Forse, Pilato, non si aspettava questa dichiarazione; alla fine, lui stesso era intenzionato a lasciarlo libero. Sono state le insistenze dei nemici di Gesù, la loro durezza di cuore, a opporre resistenza fino al punto di strappare il permesso di mettere a morte Gesù. Grave è stata questa cattiveria.
- Il mio regno non è di questo mondo“
Quello che per noi è importante sapere è che Gesù, se avesse voluto, avrebbe potuto cambiare tutto in un momento; disse: “Se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perchè non fossi consegnato ai Giudei” (v.36). Allora Pilato di nuovo gli disse:“Dunque tu sei re?” Gesù rispose: ” Tu lo dici, io sono re, per questo sono nato e per questo sono nel mondo per rendere testimonianza alla verità” (v.37). La venuta di Gesù, quindi, è per riportare l’uomo sulla strada giusta e liberarlo da tutte le conseguenze del peccato.
- Le caratteristiche del regno di Dio
Molte sono le caratteristiche soprannaturali del Regno di Dio; ecco alcune di quelle che noi umanamente siamo in grado di comprendere, senza la pretesa di esaurirle.
– Regno di giustizia. Ogni evento di questo Regno, viene presentato e vissuto nella massima trasparenza, senza nessuna discriminazione, senza privilegi o facili compromessi. Tutto viene vissuto alla luce del sole e con la testimonianza di tutti.
– Regno di amore. Un Regno dove dominante è l’essere sempre l’uno per l’altro, in un reciproco dono. Un Regno dove esiste la massima attenzione al bisogno del fratello servendo con gentilezza, con gioia e sempre con gratuità. Un Regno dove l’Amore non è una parola ma è il vissuto di ogni componente.
– Regno di pace. Un Regno dove ogni attività, ogni progetto è tale da favorire sempre la piena riconciliazione, la buona armonia, la serenità, il perdono ogni volta che si presenti qualche comportamento non sempre corretto. Una pace che non è assenza di guerre, ma di seria attenzione per non offendere il proprio fratello.
Il Regno di Gesù si presenta con queste caratteristiche, ma poi fecondato con quella potenza spirituale che solo in Paradiso sapremo comprendere e vivere in pienezza. Il compito del Cristiano, oggi, è di favorire con il proprio comportamento la crescita del Regno di Dio e lodare, esaltare e ringraziare Gesù che in prima persona presiede e continua nel tempo il graduale compimento del suo Regno.
Ci aiuti Maria ad essere efficaci collaboratori del Regno di Gesù, suo Divin Figlio.