Commento al Vangelo di Giovanni 14,26
“IL PARACLITO, LO SPIRITO SANTO CHE IL PADRE MANDERA’ NEL MIO NOME, LUI VI INSEGNERA’
OGNI COSA E VI RICORDERA’ TUTTO CIO’ CHE VI HO DETTO” (Giovanni 14,26)
Gesù, con la sua Parola e con la sua vita, ha fatto conoscere ai suoi Apostoli molte verità; Lui stesso però un giorno disse: “Molte cose ho ancora da dirvi”; ma a suo tempo sarà lo Spirito Santo che “Vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto” (v.26). Questo è avvenuto nel giorno della Pentecoste. Quel giorno fu davvero fatale per gli Apostoli, riuniti nel Cenacolo con Maria. Il timore, che prima avevano verso i Giudei, sì è trasformato in un grande coraggio, così da affrontare ogni tipo di difficoltà e con una predicazione che in poco tempo ha ottenuto molte conversioni.
- “Molte cose ho ancora da dirvi“
Dal cuore di Gesù, traboccante di Amore, chissà quante cose ancora desiderava comunicare ai Discepoli. Infatti, quando si ama una persona, è quasi impossibile esprimere tutto l’Amore che si ha per lei. San Tommaso, in un suo commento a questo passo del Vangelo, ha indicato alcune delle “molte cose” che, secondo lui, Gesù aveva in cuore di rivelare agli Apostoli. Così ha scritto: “Certamente Gesù desiderava rivelare una verità più ampia di ciò che Dio è in se stesso e dell’Amore che lo costituisce come essenza. Necessaria sarebbe stata una più profonda conoscenza della sua persona, come vero Dio e vero uomo, e la sua perfetta uguaglianza con il Padre. Avrebbe desiderato anche una maggior intuizione sul significato delle Scritture”. Sono tutte importanti considerazioni che confermano quanto sia grande l’Amore che Gesù ha per noi.
- I preziosi doni dello Spirito Santo
Veramente lo Spirito Santo ha operato e continua la sua azione anche su noi oggi. E’ lo Spirito Santo che illumina e aiuta a comprendere bene quello che dobbiamo fare e, allo stesso tempo, concede a noi la forza per affrontare le difficoltà che incontriamo. Significativi sono i sette doni dello Spirito che il profeta Isaia, secoli prima della Pentecoste, ha elencato, parlando del “Germoglio che spunterà dalle radici di Iesse” (Is.11,1). Doni, che vanno veramente meditati e invocati.
– Sapienza: come capacità di distinguere il bene dal male. Intelletto: per interpretare bene le Scritture e gli eventi della vita. Consiglio: come particolare aiuto per le scelte che dobbiamo fare nella vita. Fortezza: tanto necessaria per affrontare le difficoltà della vita e per essere perseveranti nella fede. Scienza: come apertura della mente alle tante verità della fede. Pietà: è l’Amore che dovremmo manifestare sia a Dio, sia al prossimo con opere di carità. Timor di Dio: come stupore e meraviglia per la grandezza e trascendenza di Dio.
– Lo Spirito Santo è Vita, è Pace è Amore. Con umiltà e con perseveranza, ogni giorno facciamo il possibile per chiedere allo Spirito Santo, che ci renda persone vive e cioè capaci di stabilire giuste, armoniche ed equilibrate relazioni con la natura, con il prossimo e con tutte le realtà soprannaturali. Ci conceda di essere persone serene e capaci di seminare la pace. E ancora ci renda persone con un cuore grande e cioè capace di accogliere l’Amore che Dio ci dona continuamente. Allo stesso tempo, di essere sempre un dono per il prossimo.
Che Maria, la nostra cara mamma, ci ottenga dello Spirito Santo i suoi sette doni.