Commento al Vangelo di Giovanni 10,10
“IO SONO VENUTO PERCHE’ ABBIANO LA VITA E L’ABBIANO IN ABBONDANZA.” (Gv. 10,10)
L’evento storico dell’ Incarnazione di Gesù, è un dono che sempre dovremmo meditare e contemplare con gioia. Doverosa è la nostra riconoscenza per un dono così prezioso, che qui sulla terra non siamo in grado di valutare in tutta la sua potenza ed efficacia spirituale. La presenza di Gesù, la sua Parola, quello che ha fatto e continua a fare per l’umanità intera e per ogni singola persona, è un “tesoro” ancora molto da scoprire.
- “Sono venuto perchè abbiano la vita“
Quando si parla di vita, viene spontaneo pensare al nostro vivere quotidiano qui sulla terra, con tutto quello che comporta la realtà quotidiana. La vita a cui Gesù si riferisce ha un significato molto più vasto e complesso di ciò che pensiamo.
Una persona è veramente viva, nella misura in cui riesce a stabilire giuste ed equilibrate relazioni con la natura, con il prossimo e soprattutto con Dio. Tutto questo non è certamente facile e soltanto con un aiuto spirituale è possibile raggiungere alti e significativi livelli di vita. Quando una persona prescinde dall’aiuto spirituale che Gesù concede, e pensa di avere in sé stessa tutto ciò che serve per vivere in pienezza la vita, praticamente col tempo cade talmente in basso, fino a perdere ogni capacità di relazionarsi in modo sereno un po’ con tutti.
- “Abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”
Il dono che Gesù intende farci, è nella misura del suo Amore; un Amore che non ha limiti. Il segreto per essere favorito dalla sua grande generosità, è mettersi nelle sue mani, lasciando che sia Lui a plasmare la nostra vita. Non esiste al mondo un vasaio, in grado di compiere un lavoro migliore di quello che Lui sa fare.
La testimonianza del suo operare, l’abbiamo nella vita dei Santi, dove sono tante le situazioni e circostanze in cui si vede chiaramente la mano di Dio in azione. Troppo volte, invece, avviene che mancando di fiducia nell’operato di Dio oppure per paura di fronte a scelte radicali che il Signore richiede, viene a mancare la totale disponibilità alla volontà di Dio, con le inevitabili conseguenze di una vita che rischia di inaridire anziché fiorire e dare frutti in abbondanza.
- Una guida preziosa.
Il Vangelo di questa domenica ci parla di quanto sia grande l’opera di Gesù. La sua volontà è farci vivere in pienezza la nostra vita anche qui sulla terra. Nel cammino che siamo chiamati a compiere, Gesù non si limita a darci le giuste coordinate, ma Lui stesso ci offre la possibilità di camminare sempre con noi.
E’ commovente quello che si legge nel Vangelo di oggi, dove viene detto che Gesù “Fatto uscire le sue pecore, cammina davanti ad esse” (v.4). Questa è una ennesima testimonianza di quanto Gesù sia attendo e impegnato affinché il nostro cammino sia sempre sulla strada giusta, ben difeso dalla inevitabili tentazioni e difficoltà che il Demonio ci procura.
- Non dimenticare.
Per senso di onestà e di giustizia, non dovremmo mai dimenticare certi doni che riceviamo. Non è facile avere sempre presente quello che Gesù opera per noi; sempre è possibile confermare a Lui il proposito di desiderare di vivere soltanto per rispondere al suo Amore. Chiediamo a Maria un aiuto per vivere così.