Commento al Vagelo di Matteo 11,30
“IL MIO GIOGO, INFATTI, E’ DOLCE E IL MIO CARICO E’ LEGGERO” (Matteo 11,30)
Seguire Gesù è un dono, è una grazia, è il modo giusto per vivre la vita ed essere garantiti di raggiungere una vera maturità umana e spirituale. Per coloro che decidono di fare un cammino in obbedienza alla volontà di Dio, l’azione del maligno, invece, è quella di metterci davanti problemi e grandi difficoltà. Non lasciamoci ingannare dal demonio, ma ascoltiamo Gesù che chiaramente dice a tutti: “Il mio giogo, infatti, è dolce e il mio carico è leggero”. Lui assicura che il cammino che propone è possibile a tutti e non comporta sacrifici oltre le nostre possibilità.
- “Il mio carico è leggero“
Un genitore non permetterà mai che il proprio figlio venga caricato di pesi che non siano possibili per le sue forze o per le condizioni particolari di salute. Se questo avviene a livello umano, come possiamo pensare che Dio, nostro Padre, si comporti in modo diverso? Ecco perché le varie situazioni devono essere valutate bene.
Gesù garantisce che il suo carico è leggero; a chi intende seguirlo, Egli chiede di non concedere spazio alla pigrizia e neppure che si spaventi davanti al sacrificio che ogni vita comporta. Tutte le cose belle, hanno un alto prezzo.
Quello che Gesù vuole, più volte lo ha detto in diverse circostanze: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua” (Lc. 9,23). Queste sono parole che vanno meditate bene.
– Rinnegare se stessi, vuol dire cercare di essere persone umili, che non credono di conoscere tutto; che non si ritengono autosufficienti. Questa pretesa, alla fine, appesantisce la vita. Mentre, se con umiltà ci lasciamo aiutare, il peso è più leggero.
– Prenda la sua croce ogni giorno. La vita non è facile per nessuno, tutti abbiamo delle difficoltà da affrontare ogni giorno; molto dipende dal modo con cui affrontiamo le difficoltà e, soprattutto, dall’essere certi che Gesù è presente accanto alle persone che soffrono. Quando nel nostro Calvario veniamo aiutati da Gesù che diventa il nostro Cireneo, allora davvero la croce diventa meno faticosa.
– Mi segua. Nessuno più di Gesù è in grado di conoscere la strada che tutti dobbiamo percorrere per raggiungere la meta che ci attende. Chi rifiuta una guida così competente e sicura, rischia di complicare le cose e quindi di appesantire il cammino da compiere. Se invece siamo obbedienti e con fedeltà seguiamo le indicazioni del Divino Maestro, tutto diventa più leggero e sicuro allo stesso tempo.
- La testimonianza dei Santi e dei Martiri.
Non soltanto nel tempo passato, ma ora, abbiamo persone che testimonino come il carico del Signore sia leggero. Sono i Santi che con la loro vita ci confermano che anche la sofferenza più grande, vissuta con Gesù, diventa leggera. La testimonianza più forte l’abbiamo da coloro che per professare la fede in Gesù, hanno subito il martirio. Nei momenti della loro grande sofferenza Gesù è intervenuto e interviene, concedendo tutta la forza necessaria per sopportare i tormenti subiti. Questo conferma che anche nei sacrifici più grandi, anche nel momento del martirio, una forza misteriosa rende possibile sopportare dolori che umanamente sarebbero impossibili. Maria ci aiuti a comprendere come ogni croce, con Gesù, diventi leggera.