SANTA TERESA DI LISIEUX
Maria Francesca Teresa Martin, nasce a Alencon in Normadia, il 2 gennaio 1873 e muore a soli 24 anni a Lisieux il 30 Settembre 1897. La sua è stata una famiglia di cristiani ferventi al punto che recentemente il Papa li ha dichiarati santi. Ultima di 9 figli, ebbe una infanzia felice. All’età di 4 anni rimase orfana della mamma e la famiglia si trasferì a Lisieux. A nove anni Teresa si ammalò di una strana malattia dalla quale guarì dopo un’apparizione della Vergine Maria.
Il 9 Aprile 1888, Teresa entra nel Carmelo di Lisieux dove già stavano due delle sue consorelle. Dopo la professione Teresa fu per qualche hanno anche responsabile delle novizie. Fin dall’infanzia Teresa ebbe il dono di un autentica esperienza di Dio. La vocazione religiosa di Teresa affonda le radici in una duplice realtà; la prima favorita da una fede profonda in Dio e nella presenza reale di Gesù nell’Eucaristia; la seconda forte esperienza è in riferimento all’apparizione della Vergine Maria che in seguito determinò il forte desiderio di donarsi a Dio, nella vita del Carmelo.
La sua esistenza si è svolta tutta dentro le mura del convento, eppure il suo messaggio ha assunto un carattere universale. Ammalatasi di tubercolosi, visse nell’attesa della morte in modo edificante. Il suo abbandono a Dio era tale da non esigere niente. Teresa viveva di un amore bruciante per Gesù. Pochi giorni prima di morire, alle sorelle che le domandavano con quale nome avrebbero dovuto pregarla quando fosse stata in cielo, mi chiamerete “piccola Teresa”. La sua agonia fu lunga e molto sofferta. Oltre al dolore fisico, fu provata nella fede: lei stessa un giorno disse “Credo perché lo voglio” e pronunciò più volte queste parole. Passò di fatto i suoi ultimi giorni su questa terra in una profonda aridità spirituale. Nell’ultimo istante della sua vita, quando già la credevano morta, Teresa riaprì gli occhi e si rianimarono di una fiamma straordinaria. Il suo volto divenne luminoso. Morì certamente in estasi.
Teresa ha lasciato a noi il suo famoso manoscritto “Storia di un’anima” dove si esprime con un linguaggio che pochi critici giudicano infantile; il suo pensiero è davvero geniale, soprattutto per le intuizioni che dimostra di avere in riferimento alla vita spirituale. Il segreto di Santa Teresa del Bambino Gesù è: amare Dio e lasciarsi prendere fra le sue braccia. La missione di Santa Teresa continua nel tempo. Teresa di Lisieux sapientemente ci indica un sicuro itinerario per raggiungere la meta suprema: e cioè l’intimità con Dio, l’intimità con un Padre amatissimo e tenero.
Ecco alcune sue riflessioni:
- “L’amore per gli altri, si nutre di sacrifici”.
- “Nostro Signore si occupa di ogni anima con tanto amore quasi fosse la sola ad esistere”.
- “Gesù sà bene che l’amore si ripaga soltanto con amore; per questo ho cercato e trovato sollievo rendendo amore per amore”.
- “La lontananza non è fatta per separare i cuori che si amano in Gesù, ma serve piuttosto a rendere più forte il vincolo che li unisce”.
- “I giorni più radiosi sono seguiti da tenebre; soltanto il giorno dell’eterna comunione del cielo sarà senza tramonto”.
- “Fa tanto bene e dà tanta forza non raccontare le proprie pene inutilmente”.
- “La sofferenza se ben accettata, glorifica e purifica. Si scontano i peccati degli altri e ciò glorifica. Si scontano i propri peccati e ciò purifica”.
- “Soffrendo e offrendo, si trasforma in sacramento quello che riusciamo a dare”.
- “Il silenzio fa avanzare l’anima nella via della virtù”.
- “La serenità interiore si acquista con la fiducia in Dio anche in mezzo alle avversità della vita e a tante incomprensioni”.
- “Cercare Dio, è già un modo di amarlo”.
- “Se oggi il mondo è nella tristezza e nell’agonia è perché ha dimenticato di camminare con Dio, come Egli stesso ha sempre ordinato”.
- “Vorrei dire una infinità di cose che mi appaiono in prima luce, ora che sono alle porte dell’eternità, tutto ciò che non posso dire quaggiù lo farò comprendere dall’alto dei cieli”.
- “Quando a volte il mio spirito si trova in completa aridità, recito molto lentamente il Padre nostro”.
- “E’ soltanto con la preghiera e con il sacrificio che possiamo essere utili alla Chiesa”.
- “Voglio passare il mio cielo nel fare il bene sulla terra, aiutando continuamente i fratelli che ancora sono sulla terra, mi riposerò quando l’Angelo dirà:il tempo non è più”.